La storia della "Cooperativa"

Come eravamo

 

Feste e gite dopo il lavoro

La Casa del Popolo fin dai primi anni della sua esistenza fu un punto di riferimento, oltre che  politico, anche ricreativo, sportivo e culturale.

Parlando con gli anziani soci della "Cooperativa" emerge un dato sorprendente: la voglia di incontrarsi e di divertirsi. Il lavoro in fabbrica era duro, come pesanti erano i turni in "ferriera" e umiliante l'emarginazione per le proprie idee politiche. Nonostante ciò i lavoratori trovavano il gusto e il piacere di ritrovarsi insieme per trascorrere momenti di svago e per organizzare allegre scampagnate.

1949 - Sosta al lago del Segrino

Già allora cominciava a farsi strada l'idea che non era solo una prerogativa di "lorsignori" far festa e andare in gita. Così alla Casa del Popolo ci si riuniva, fuori da ogni condizionamento, per giocare a carte, cantare, bere e organizzare gite. Per spostarsi c'era la bicicletta o il "mosquito", perché la macchina era un lusso quasi irraggiungibile. Mete preferite delle escursioni erano prevalentemente le località più vicine per il fatto che duravano una sola giornata: i laghi lombardi e i paesini nell'alta Brianza o le Prealpi. Ci furono però, soldi permettendo, escursioni di maggiore impegno e durata. Eccone alcune: quattro giorni in Jugoslavia, due giorni a Roma, a Courmayeur, a Venezia, ad Asiago. Un'altra attività che fu coltivata con grande passione fu il ballo. Nato forse come sfida liberatoria da un clima di bigottismo asfissiante o forse come genuino gusto per la musica, fatto sta che la danza nel giardino della Casa del Popolo è sempre stata di casa.

1949 -  Ferragosto tra i soci nel giardino della Cooperativa

Il momento più felice fu raggiunto alla fine degli anni Cinquanta e negli anni Sessanta. Erano i tempi del rock'n roll, del boogie-woogie, del cha-cha-cha, accanto all'intramontabile "mattonella". Si ballava all'aperto tutti i sabati e le domeniche nel cortile alberato della Casa del Popolo. Si era trovato anche un nome suggestivo alla balera: "La Pergola", che la fantasia creativa degli organizzatori aveva arredato con una recinzione di canne di bambù. L’impatto festatiolo per chi entrava di sera era di sicuro effetto tra lo sfavillio di luci colorate. Era diventato il punto di riferimento di centinaia di giovani non solo monzesi ma di tutto l’hinterland. Molti cantanti e complessi (allora andavano molto di moda) alle prime armi si fecero le ossa proprio sulla pedana della "Pergola".

Ci fu anche un'esperienza di tipo sportivo. Dalla Casa del Popolo negli anni Sessanta partivano gli atleti che sfrecciavano correndo nelle strade del vecchio borgo alla conquista di primati amatoriali, che si concludevano con tavolate imbandite di grigliate di carne e di pesce.

Come si vede le idee non mancavano di certo e nascevano di volta in volta sempre diverse e adeguate ai tempi perché alla base c’era soprattutto la forte convinzione che, terminati i pesanti turni di lavoro in fabbrica, il tempo libero era un patrimonio da gestire in piena libertà, da protagonisti, come momenti di gioia e di svago per tanti giovani e lavoratori.

La storia della "Cooperativa"

Cultura, sport, ricreazione

 

 

Sono tante le iniziative che nell' arco dell'anno vengono organizzate alla Casa del Popolo. Principale promotore è il circolo Arci Sanfruttuoso che oltre ad attività autonome collabora attivamente con la

"Cooperativa".

1983 - carro di bambini al carnevale

Vogliamo ricordare alcuni momenti di questa collaborazione: il recente, riuscitissimo "Carnevale insieme" che ha visto sfilare per le strade del quartiere quattro carri allegorici con una grande partecipazione di bambini e di cittadini. 

Essenziale è stato il contributo di molti soci della "Cooperativa". Nella stessa serata è stato impossibile ospitare all'interno dei locali la gran folla di gente che voleva prender parte al ballo in maschera. Altrettanto importante è la corsa dell' " Arcimarcia " che ogni anno viene organizzata a Sanfruttuoso. Siamo ormai giunti alla 5° edizione ed ogni volta riscuote un notevole successo di iscritti. Ricordiamo brevemente altre iniziative: la festa di fine anno con veglione; il 1°Maggio, le tante gite intese sia come divertenti scampagnate sia come visite culturali.

1982 - incantati dal mago della cooperativa

Ci sono momenti anche più impegnativi, come mostre di pittura,

cineforum, convegni e dibattiti, esibizioni sportive. Perché tante iniziative? Risponde Elio Agostoni, presidente del circolo Arci: "Gli scopi sono due: il primo vuole recuperare e utilizzare la struttura della Casa del Popolo in termini moderni di aggregazione; il secondo scopo introdurre all'interno del quartiere fermenti e proposte che coinvol gano attivamente tutti i cittadini".

 

TANTE INIZIATIVE

NEGLI SPAZI DELLA “COOPERATIVA”

 

Nei locali della “Cooperativa” ha sede l’Unità di base "Luigi Ferrari" dei Democratici di sinistra. è la realtà politica più attiva per l'opera di sensibilizzazione e di coinvolgimento che svolge partendo dai grandi temi nazionali fino a quelli più concreti e locali di Monza e più specificamente di San Fruttuoso.

Ricordiamo brevemente le lotte sostenute negli anni Settanta-Ottanta, che ebbero tutte un esito positivo, su temi di grande interesse pubblico:   

 

- l'acquisizione del Parco Varisco a verde pubblico

- l'acquisizione da parte del Comune di Monza del Centro sociale Cariplo in via Tazzoli;

- la costruzione della scuola Media di via Iseo e la scuola Materna comunale di via Tazzoli;

- la bocciatura in seguito a una forte protesta popolare del progetto dell’allora giunta democristiana

di costruire un carcere a ridosso dei palazzi di via Iseo.

 

Nel giardino della “Cooperativa” ogni anno si tiene la "Festa dell'Unità". Per una decina di giorni nel periodo estivo si organizzano dibattiti, spettacoli, animazione, sport con la partecipazione di centinaia di cittadini. Sono iniziative tra le più qualificate e importanti per dimensione che si tengano a San Fruttuoso.